La meta description è quel breve testo che appare sotto il titolo di una pagina nei risultati di ricerca. Non è visibile direttamente sul sito, ma vive nel codice e funge da biglietto da visita per convincere l’utente a cliccare.
Perché è importante
Nel mondo digitale la meta description è come la quarta di copertina di un libro: non cambia la trama, ma può determinare se qualcuno lo prenderà in mano. Google non la usa come fattore diretto di posizionamento, ma influenza in modo decisivo il tasso di click. Una descrizione pensata bene cattura l’attenzione, anticipa il contenuto e aumenta la probabilità che l’utente scelga proprio quella pagina tra tante.
Come usarla in un progetto web
Quando si costruisce un sito, la meta description va scritta in parallelo ai contenuti. Non è un dettaglio da lasciare all’ultimo minuto. Serve a dare coerenza tra ciò che l’utente legge nel risultato di ricerca e ciò che troverà effettivamente sulla pagina. Una web agency come The Rope lavora su questo equilibrio: parole dirette, lunghezza giusta, nessun giro di frasi inutili. È l’arte di far stare l’essenza di un contenuto in poche righe, senza sembrare artificiosi.
Gli errori da evitare
Molti cadono nelle stesse trappole: descrizioni troppo lunghe che vengono tagliate, frasi generiche come “Benvenuti sul nostro sito” che non dicono nulla, oppure la scelta di non scriverla affatto lasciando che Google estragga un pezzo casuale della pagina. Tutto questo riduce l’impatto e rischia di far sembrare la pagina poco curata. Anche l’abuso di parole chiave è un errore: il lettore deve percepire un tono naturale, non un testo costruito solo per i motori.
Un piccolo esempio
Immaginiamo una pagina che parla di scarpe artigianali. Una meta description efficace potrebbe concentrarsi su ciò che rende uniche quelle scarpe, ad esempio la lavorazione a mano e la spedizione veloce. In poche parole si comunica valore concreto e si stimola la curiosità. È la differenza tra dire “Vendiamo scarpe” e “Scarpe artigianali fatte a mano in Italia, con consegna rapida a casa tua”. Nel primo caso nessuno si emoziona, nel secondo si accende l’interesse.