Glossario

Largest Contentful Paint (LCP)

Il Largest Contentful Paint (LCP) è un parametro chiave per capire quanto velocemente un sito mostra l’elemento principale della pagina, quello che cattura davvero l’occhio dell’utente. Non parliamo di ogni piccolo dettaglio, ma del contenuto più grande e rilevante: può essere un’immagine in evidenza, un blocco di testo importante o una sezione centrale della homepage.

Perché è così importante

Quando apriamo una pagina, ciò che conta non è solo che parta a caricare, ma che l’elemento più significativo arrivi presto sullo schermo. Se questo avviene entro 2,5 secondi, Google considera l’esperienza buona. Superata quella soglia, l’attesa diventa percepibile e il visitatore rischia di perdere interesse. È come aspettare che in uno spettacolo il sipario si apra troppo lentamente: anche se dietro c’è una scenografia bellissima, la magia si spegne.

Applicazioni concrete in un progetto web

In un sito aziendale o in un e‑commerce, il LCP coincide spesso con l’immagine del prodotto in evidenza o con il titolo principale della pagina. Curare questo aspetto significa far sì che chi arriva non debba restare davanti a uno schermo vuoto o a elementi minori. Un’agenzia come The Rope lavora su questi dettagli per evitare che il primo impatto con il brand sia lento o confuso. Ottimizzare il LCP significa intervenire su hosting, codice, immagini e perfino sulla scelta dei font.

Come si migliora davvero

Ridurre il peso delle immagini principali è la mossa più immediata, ma non basta. Anche il modo in cui vengono caricate fa la differenza: un’immagine in formato moderno, servita da un CDN, arriva più veloce. Allo stesso tempo, il codice va snellito per non bloccare il rendering. Spesso non si tratta di interventi spettacolari, ma di tante piccole accortezze tecniche che, sommate, accorciano quei secondi iniziali.

Errori frequenti da evitare

Uno degli sbagli più comuni è pensare che basti avere un server potente per risolvere. In realtà, se la pagina è appesantita da script inutili o da immagini non ottimizzate, il problema resta. Un altro errore è concentrare gli sforzi solo sulla velocità complessiva senza guardare nello specifico l’elemento principale: il sito può sembrare rapido, ma se il contenuto centrale arriva tardi l’esperienza non sarà comunque fluida.

Un piccolo esempio pratico

Immaginiamo la homepage di un ristorante. L’elemento più grande è la foto del piatto simbolo. Se quell’immagine viene caricata in alta risoluzione non compressa, il visitatore dovrà attendere. Se invece la stessa foto è ottimizzata e caricata in formato WebP, la pagina mostrerà subito il piatto, accendendo l’appetito già nei primi secondi. Questo è il cuore del LCP: dare subito ciò che conta.