Glossario

Cumulative Layout Shift (CLS)

Il Cumulative Layout Shift (CLS) è una metrica introdotta da Google all’interno dei Core Web Vitals. Misura quanto i contenuti di una pagina web si spostano in modo inaspettato durante il caricamento. In pratica, se mentre stai leggendo un testo o stai per cliccare un bottone e all’improvviso tutto slitta verso il basso, quello è un chiaro segnale di un CLS elevato.

Perché è importante

Un sito che “balla” mentre si carica genera frustrazione. Oltre a rovinare l’esperienza utente, un valore alto di CLS incide anche sul posizionamento nei motori di ricerca: Google premia le pagine stabili e leggibili fin da subito. Un caricamento fluido non è un dettaglio estetico, ma un fattore che può fare la differenza tra un utente che resta o uno che abbandona.

Come si applica in un progetto web

Quando una web agency lavora a un sito, deve prestare attenzione a ogni elemento che può causare spostamenti indesiderati. Immagini senza dimensioni dichiarate, font che si caricano in ritardo, banner pubblicitari che compaiono all’improvviso: tutti questi fattori contribuiscono a spostare i blocchi della pagina. Un progetto ben curato parte già da design e codice che prevengono tali movimenti, così da garantire stabilità visiva fin dal primo caricamento.

Il ruolo di una web agency

Un team esperto non si limita a “fare il sito bello”, ma lavora con strumenti di analisi e test per misurare il CLS e mantenerlo sotto le soglie consigliate (idealmente sotto 0.1). Significa scegliere librerie leggere, dichiarare altezza e larghezza delle immagini, gestire bene i font e valutare attentamente ogni script di terze parti. È un lavoro invisibile all’utente, ma che incide direttamente sulla percezione di qualità e affidabilità del brand.

Errori comuni da evitare

Uno degli sbagli più frequenti è affidarsi solo alle anteprime del browser senza testare le performance reali. Capita spesso che su connessioni più lente o dispositivi meno potenti la pagina si comporti in modo diverso. Anche l’aggiunta di banner o pop-up all’ultimo momento, senza adeguata pianificazione, rovina la stabilità visiva. Infine, trascurare l’impatto dei font caricati da remoto porta a spostamenti improvvisi del testo, che fanno impennare il CLS.

Un esempio concreto

Immagina di aprire un e-commerce e voler aggiungere un prodotto al carrello. Stai per cliccare sul pulsante “Compra ora”, ma improvvisamente appare un banner promozionale in alto e il bottone scivola verso il basso. Nel migliore dei casi finisci per cliccare nel vuoto, nel peggiore attivi un’azione che non volevi. Questo piccolo inciampo riduce la fiducia nell’esperienza d’acquisto e aumenta la probabilità che l’utente abbandoni il sito. Mantenere il CLS basso significa evitare situazioni simili e rendere l’interazione lineare e affidabile.