I KPI, acronimo di Key Performance Indicators, sono quei numeri che raccontano se un progetto sta andando davvero nella direzione giusta. Non sono semplici metriche, ma obiettivi tradotti in dati concreti: servono a misurare quanto una strategia funziona e quanto, invece, è necessario correggere il tiro.
Perché contano nel digitale
Nel mondo online tutto si può tracciare: visite al sito, tempo speso su una pagina, tasso di conversione di un form. Senza KPI, questi dati restano dispersi e senza un vero significato. Con i KPI, invece, ogni numero diventa un segnale preciso. Una web agency come The Rope utilizza i KPI per capire se una campagna porta traffico qualificato o se una landing page è capace di trasformare curiosi in clienti.
Applicazione in un progetto web
Immaginiamo il lancio di un nuovo e‑commerce. Decidere che il KPI principale sia il numero di ordini mensili aiuta a concentrare tutte le azioni — dal design delle pagine al copy delle schede prodotto — verso quell’obiettivo. Altri dati, come il tempo medio sul sito o il carrello medio, diventano KPI secondari che raccontano sfumature diverse del comportamento degli utenti.
Come una web agency li massimizza
Un’agenzia digitale non si limita a leggere i numeri: li trasforma in scelte operative. Se il tasso di apertura delle newsletter è basso, può intervenire sul tono dell’oggetto. Se il CPC di una campagna è troppo alto, si rivedono le parole chiave. Lavorare con KPI ben definiti significa avere una rotta chiara e strumenti per correggere la traiettoria senza andare a tentoni.
Errori comuni
Uno sbaglio frequente è confondere i KPI con qualsiasi metrica disponibile. Non tutto ciò che si può misurare ha davvero valore. Guardare solo al numero di follower, per esempio, dice poco se non si traduce in interazioni o vendite. Altro errore è fissare KPI irrealistici: chiedere di triplicare le conversioni in un mese non aiuta il team, rischia solo di demotivarlo.
Un esempio pratico
Pensiamo a una piccola azienda che apre il sito per prenotazioni online. Il KPI scelto è il numero di prenotazioni completate ogni settimana. Se dopo un mese il numero resta basso, l’agenzia può scoprire che il form è troppo lungo: semplificandolo, quel KPI migliora subito. Ecco la differenza tra inseguire i dati e usarli davvero per crescere.