Il carrello abbandonato è il momento in cui un utente aggiunge prodotti a un e-commerce ma decide di non completare l’acquisto. È un fenomeno comune, quasi inevitabile: può succedere per distrazione, per costi imprevisti di spedizione o semplicemente perché l’acquirente vuole pensarci ancora un po’.
Perché conta davvero
Ogni carrello lasciato lì rappresenta un’opportunità persa. Non si tratta solo di vendite mancate, ma anche di segnali preziosi: ci raccontano dove il percorso d’acquisto si inceppa. Un sito che ignora questi segnali rischia di perdere clienti che, con qualche accorgimento, sarebbero stati pronti a finalizzare l’ordine.
Dentro un progetto web
Quando si progetta un e-commerce, il tema del carrello abbandonato va considerato fin dall’inizio. Non è un dettaglio da correggere dopo, ma un tassello da prevedere. Significa lavorare sull’esperienza utente, rendere chiari i costi, semplificare i passaggi e ridurre al minimo ostacoli superflui. Una web agency attenta integra strumenti di monitoraggio e automazioni che permettono di capire non solo quante persone abbandonano, ma soprattutto perché.
Come una web agency può fare la differenza
Una realtà come The Rope non si limita a installare un plugin che invia email di promemoria. Il valore sta nell’analisi e nella strategia. Un progetto ben seguito include messaggi personalizzati, tempi di invio ragionati, test su offerte mirate e landing page dedicate. Così il recupero dei carrelli diventa parte di una relazione più ampia, non un semplice tentativo di rincorrere l’acquirente all’ultimo momento.
Errori comuni
Molti e-commerce sbagliano nell’essere troppo invadenti. Bombardare l’utente con email ripetitive o proporre sconti immediati senza logica può indebolire la percezione del brand. Altri invece peccano di silenzio, lasciando che i carrelli abbandonati restino solo numeri in un report. In entrambi i casi si perde la possibilità di trasformare un ostacolo in un’occasione di fidelizzazione.
Un esempio pratico
Immaginiamo un utente che inserisce un paio di scarpe nel carrello ma esce dal sito al momento del pagamento. Dopo 24 ore riceve una mail semplice e cordiale che lo invita a completare l’acquisto, magari ricordandogli che la spedizione è gratuita. Se non basta, un secondo messaggio, a distanza di qualche giorno, può sottolineare la disponibilità limitata del prodotto. Senza pressioni eccessive, ma con la giusta attenzione, spesso questo basta per riportarlo indietro e finalizzare l’ordine.