L’architettura dell’informazione è la disciplina che si occupa di dare forma e ordine ai contenuti digitali, così che chi naviga un sito trovi subito ciò che cerca. Non è solo questione di menu e pulsanti, ma di logica, di percorsi pensati per la mente delle persone prima ancora che per il codice.
Perché conta nel digitale
Un sito senza una buona architettura dell’informazione è come una libreria dove i libri sono sparsi a caso: magari il volume che ti serve c’è, ma lo scopri dopo mezz’ora di ricerca. Nel web questo non succede: se non trovi subito quello che cerchi, cambi pagina e vai altrove. Per questo la chiarezza nella disposizione dei contenuti è decisiva per tenere vivo l’interesse e ridurre l’abbandono.
Come si applica in un progetto web
Quando si progetta un sito, l’architettura dell’informazione parte dall’analisi: cosa vuole trovare l’utente, quali sono i contenuti più importanti, come vanno collegati tra loro. Da qui nascono la mappa del sito, la gerarchia delle pagine, i sistemi di navigazione e persino il modo in cui vengono presentati i testi. L’obiettivo è guidare l’occhio e la mente passo dopo passo, senza mai generare confusione.
Il ruolo di una web agency
Una web agency come The Rope lavora per trasformare i contenuti di un brand in un percorso scorrevole. Significa ragionare non solo in termini estetici, ma anche strategici: decidere quali sezioni devono essere subito visibili, quali funzioni servono a supporto della navigazione e come mantenere coerenza tra pagine diverse. È un lavoro che unisce competenze di design, marketing e psicologia dell’utente, cucite insieme su misura.
Errori comuni da evitare
L’errore più diffuso è credere che basti un menu ordinato per avere una buona architettura dell’informazione. In realtà servono coerenza e continuità: se i nomi delle sezioni cambiano tono da una pagina all’altra, l’utente si perde. Anche l’eccesso di livelli di navigazione è un problema: più clic servono per arrivare a un contenuto, più alta è la possibilità che qualcuno abbandoni il percorso.
Un piccolo esempio pratico
Immaginiamo il sito di un ristorante. Se il menu online è nascosto dentro tre sottosezioni, il visitatore non lo troverà mai. Se invece la voce “Menu” è in evidenza già nella home, a portata di un solo clic, l’esperienza cambia radicalmente. Ecco la differenza tra un contenuto semplicemente pubblicato e un contenuto inserito dentro una vera architettura dell’informazione.