La canonicalizzazione è quel processo che serve a dire ai motori di ricerca qual è la versione “ufficiale” di una pagina web quando ne esistono più copie molto simili. In pratica, aiuta Google e company a non confondersi e a non disperdere il valore di un contenuto tra diversi URL che portano allo stesso punto.
Perché è importante
Immagina di avere un e‑commerce: la tua scheda prodotto può essere raggiunta da più percorsi, con parametri diversi nell’URL. Se non chiarisci quale sia la pagina principale, rischi che i motori di ricerca dividano l’autorità tra le varie versioni, con un posizionamento più debole. La canonicalizzazione concentra la forza su un solo indirizzo, evitando sprechi e duplicazioni.
Come si applica in un progetto web
La forma più comune è l’uso del tag rel="canonical"
nell’head della pagina, che segnala la versione da considerare come primaria. Ma non è l’unico modo: anche la gestione corretta dei redirect o delle sitemap contribuisce a indirizzare i crawler nella giusta direzione. L’importante è mantenere coerenza, così che tutto il percorso digitale punti sempre alla stessa “casa madre”.
Il ruolo di una web agency
Un’agenzia come The Rope sa bene che la canonicalizzazione non è un dettaglio tecnico da spuntare in fretta, ma un tassello fondamentale per la strategia SEO. In fase di progettazione, si analizzano le strutture di navigazione, le categorie, i filtri e ogni possibile combinazione di URL. L’obiettivo è far sì che i contenuti restino forti e riconoscibili, senza disperdersi in mille rivoli.
Errori da evitare
Il problema più comune è usare canoniche che puntano a pagine sbagliate o non coerenti, generando confusione invece che chiarezza. Altro errore tipico è duplicare tag canonici diversi sulla stessa pagina o dimenticare di aggiornare i riferimenti dopo un redesign. Sono piccoli dettagli che, sommati, possono incidere parecchio sulle performance organiche.
Un esempio pratico
Pensa a un sito che mostra la stessa scheda prodotto con e senza il parametro “?sort=prezzo”. Per l’utente le pagine sono identiche, ma per il motore di ricerca sono due URL separati. Inserendo il tag canonico che punta alla versione “pulita” dell’indirizzo, si evita di avere due contenuti concorrenti e si consolida tutta la visibilità su un unico punto.