Google Ads è la piattaforma pubblicitaria di Google che permette a un’azienda di comparire tra i primi risultati di ricerca o su siti partner grazie ad annunci a pagamento. Non si tratta solo di “comprare visibilità”, ma di inserirsi esattamente nel momento in cui l’utente sta cercando qualcosa di preciso. È come aprire una vetrina proprio nella via più trafficata della città, ma pagando solo quando qualcuno si ferma a guardare davvero.
Perché conta davvero
Nel digitale l’attenzione è scarsa e frammentata. Google Ads aiuta a intercettare utenti già interessati, riducendo la distanza tra domanda e offerta. Uno studio di settore mostra che gran parte delle ricerche online ha un intento commerciale: significa che chi digita “scarpe da running leggere” non vuole leggere un blog qualsiasi, ma è a un passo dall’acquisto. Essere presenti esattamente lì fa la differenza tra un sito visitato e una vendita mancata.
Dentro un progetto web
Quando si progetta un sito, Google Ads non è un accessorio da aggiungere in un secondo momento. Funziona meglio se pensato insieme alla struttura del sito stesso: pagine veloci, testi chiari, call to action ben visibili. Se l’utente clicca su un annuncio e atterra su una pagina confusa o lenta, il budget speso evapora senza ritorno. Per questo una web agency integra la strategia di campagne con la progettazione dell’esperienza utente: ogni clic deve avere senso e portare a un risultato misurabile.
Come una web agency può farlo rendere
Un’agenzia esperta non si limita a impostare annunci, ma costruisce un percorso. Analizza le parole chiave giuste, seleziona i pubblici, ottimizza i testi degli annunci e soprattutto misura i risultati. Il vero valore sta nel continuo aggiustamento: capire quali keyword portano contatti reali, quali annunci convertono meglio e come distribuire il budget. È un lavoro di cesello, dove piccoli cambiamenti fanno la differenza: spostare un titolo, cambiare una call to action, restringere un target possono trasformare una campagna mediocre in un motore di vendite.
Errori da non fare
L’errore più comune è pensare che basti mettere soldi e lasciare andare. Senza controllo i costi salgono e i risultati scendono. Un altro errore è puntare a parole chiave troppo generiche: chi cerca “computer” non ha la stessa intenzione di chi digita “notebook 14 pollici ssd economico”. Infine, ignorare le pagine di destinazione è un classico: non basta che l’annuncio sia attraente, la pagina deve mantenere la promessa fatta al clic.
Un esempio concreto
Immaginiamo un negozio online di caffè artigianale. Attivare una campagna su “capsule compatibili nespresso biologiche” permette di raggiungere persone già pronte all’acquisto. Se l’annuncio porta a una pagina dedicata, con foto chiare e possibilità di acquistare in pochi clic, la probabilità di conversione è altissima. Se invece lo stesso annuncio rimanda alla home generica, l’utente si perde e il costo del clic va sprecato. La differenza sta tutta nella cura del percorso.