Glossario

Handover

Nel mondo dei progetti digitali, “handover” significa passaggio di consegne. È quel momento in cui un team che ha realizzato qualcosa — un sito, una campagna, un’app — consegna il lavoro a chi dovrà gestirlo, curarlo o utilizzarlo ogni giorno. Non è un dettaglio tecnico, ma il punto in cui un’idea smette di essere “in costruzione” e diventa operativa.

Perché conta davvero

Un handover ben fatto evita incomprensioni e rallentamenti. Pensiamo a un sito web: se viene messo online senza spiegare al cliente come aggiornare i contenuti o gestire le immagini, dopo due settimane il progetto si blocca. L’handover è il ponte che collega la fase di sviluppo con quella di utilizzo, e se quel ponte è fragile, tutto il resto rischia di crollare.

Come funziona in un progetto web

All’interno di una web agency il passaggio di consegne non è solo una cartella di file zippata. È documentazione chiara, accessi ordinati, spiegazioni pratiche su come usare gli strumenti. In certi casi significa anche una sessione formativa, magari davanti al CMS, dove si mostra passo passo come pubblicare un articolo o modificare un banner. L’obiettivo non è solo “consegnare”, ma mettere chi riceve in condizione di essere autonomo.

Il ruolo di un’agenzia

Una realtà come The Rope può fare la differenza proprio qui. Non basta sviluppare un sito elegante: serve assicurarsi che chi lo eredita sappia davvero usarlo. Un buon handover prevede ordine, chiarezza e disponibilità. Significa lasciare al cliente un progetto non solo funzionante, ma anche comprensibile, così che la gestione quotidiana non diventi un ostacolo ma un’opportunità di crescita.

Errori da evitare

L’errore più comune è pensare che l’handover sia un’operazione veloce: “ecco i file, arrangiati”. Oppure lasciare documenti pieni di gergo tecnico, illeggibili per chi non è del mestiere. Anche il contrario può essere dannoso: spiegazioni troppo generiche che non aiutano a risolvere problemi reali. La chiave è trovare l’equilibrio, con informazioni pratiche e concrete.

Esempio pratico

Immaginiamo un cliente che riceve un sito e-commerce. Senza handover, al primo nuovo prodotto da caricare si sente perso, rischia di sbagliare prezzi o non ottimizzare le immagini. Con un handover curato, invece, riceve accessi ordinati, una guida semplice con screenshot e magari un breve incontro formativo: in mezz’ora riesce a caricare in autonomia i prodotti e il sito inizia a lavorare per lui, senza dipendere ogni volta dall’agenzia.