Glossario

OKR

OKR significa Objectives and Key Results. In italiano potremmo tradurlo come “Obiettivi e Risultati Chiave”. È un metodo di gestione degli obiettivi nato in ambito aziendale, che oggi trova spazio anche nei progetti digitali, nel marketing e nello sviluppo web. La logica è semplice: fissare un traguardo chiaro e misurare se lo stiamo raggiungendo attraverso risultati concreti, numerici o comunque verificabili.

Perché contano nel digitale

Nel mondo online è facile perdersi tra metriche, vanity numbers e idee creative che rischiano di rimanere sospese. Gli OKR servono proprio a dare direzione. Un obiettivo può essere ad esempio “rendere il sito il punto di riferimento per il settore”, mentre i risultati chiave possono misurare il traffico organico, la qualità dei lead o la velocità di caricamento delle pagine. In questo modo non ci si limita a dire “vogliamo migliorare”, ma si definisce cosa significa davvero migliorare e come accorgersene.

Applicazione in un progetto web

All’interno di un progetto digitale, gli OKR aiutano a coordinare il lavoro di designer, sviluppatori e marketer. Se un obiettivo è “aumentare le conversioni dal sito”, un risultato chiave potrebbe essere “portare il tasso di conversione dal 2% al 4% entro tre mesi”. Questo costringe a pensare a soluzioni pratiche: rivedere le call to action, ottimizzare il funnel di checkout, velocizzare le pagine. Non si tratta di buone intenzioni, ma di azioni concrete legate a numeri.

Come una web agency può sfruttarli

Per un’agenzia come The Rope, gli OKR sono uno strumento prezioso per allineare le aspettative del cliente con il lavoro quotidiano del team. Avere obiettivi chiari evita incomprensioni, riduce tempi morti e permette di dimostrare con dati alla mano i progressi raggiunti. Inoltre, gli OKR creano un linguaggio comune: cliente e agenzia parlano delle stesse cose, con la stessa unità di misura.

Errori comuni

Un errore tipico è confondere gli OKR con una lista di attività. Scrivere “pubblicare tre articoli al mese” non è un risultato chiave, è un compito. Il risultato chiave deve sempre legarsi a un impatto misurabile, come il numero di visitatori generati da quegli articoli. Un altro sbaglio frequente è fissare obiettivi troppo vaghi, che non permettono di capire se si è davvero sulla strada giusta. Se l’obiettivo è “essere più presenti online”, non c’è modo di stabilire quando sarà raggiunto. Molto meglio puntare a “incrementare del 30% l’engagement sui social entro sei mesi”.

Un esempio pratico

Immaginiamo un nuovo e-commerce di abbigliamento. L’obiettivo potrebbe essere: “Diventare un punto di riferimento per il pubblico giovane entro fine anno”. I risultati chiave potrebbero tradursi così: raggiungere 50.000 visitatori unici al mese, ottenere una crescita del 20% nelle vendite online e superare il 10% di tasso di ritorno dei clienti. Con queste coordinate, il team sa che non basta avere un bel sito, serve anche una strategia di contenuti, campagne mirate e un’esperienza d’acquisto fluida. Gli OKR diventano quindi il filo conduttore che lega ogni attività, dalla progettazione del menu di navigazione fino alle campagne social.