Glossario

Scrum

Scrum è un metodo di lavoro nato nel mondo dello sviluppo software ma ormai utilizzato in tanti altri contesti digitali. Si basa su cicli brevi e ripetuti, chiamati sprint, che permettono di creare passo dopo passo un prodotto funzionante. L’idea è semplice: invece di pianificare tutto dall’inizio alla fine, si procede per piccoli blocchi, verificando di volta in volta cosa funziona e cosa va migliorato.

Perché conta nel digitale

In un progetto web, spesso i requisiti cambiano in corsa: il cliente ha nuove idee, l’analisi dei dati suggerisce correzioni, il mercato si muove veloce. Scrum aiuta a non rimanere ingessati, perché lascia spazio all’adattamento continuo. La forza sta nel dialogo costante tra chi realizza e chi utilizza, così da ridurre il rischio di arrivare a fine progetto con qualcosa che non risponde davvero alle esigenze.

Come funziona in una web agency

Immagina un team che deve lanciare un nuovo sito e-commerce. Con Scrum non si lavora sei mesi a porte chiuse per poi presentare tutto in blocco. Si parte con un primo sprint di due settimane, in cui si mette online una versione base con le funzioni essenziali. Poi si raccoglie feedback dal cliente e dagli utenti, e nel ciclo successivo si aggiungono nuove sezioni, magari il catalogo filtrato o un sistema di pagamento più ricco. Questo approccio permette di vedere subito i risultati, correggere rotta e mantenere alta la motivazione.

Massimizzare Scrum in agenzia

Una web agency che adotta Scrum guadagna velocità e chiarezza. La trasparenza è un punto chiave: ogni membro del team sa cosa fanno gli altri e quali sono le priorità. Le riunioni brevi e regolari, le cosiddette daily, aiutano a non perdere il filo. Se usato bene, Scrum non è solo un metodo di gestione, ma diventa quasi una cultura condivisa che rende il lavoro più fluido e meno conflittuale. In agenzia significa clienti aggiornati, meno sorprese e un prodotto finale che riflette davvero le richieste iniziali.

Errori comuni da evitare

Molti cadono nella trappola di usare Scrum solo a metà. Ad esempio, si fanno gli sprint ma si saltano le retrospettive, cioè i momenti in cui il team riflette su cosa ha funzionato e cosa no. Oppure si mantengono processi troppo rigidi che soffocano la flessibilità. Un altro errore è pensare che Scrum elimini i problemi: in realtà li fa emergere prima, e sta al team avere il coraggio di affrontarli.

Esempio pratico

Pensa a un cliente che chiede un portale turistico. Con Scrum il team parte pubblicando una prima versione con una mappa interattiva e qualche scheda di hotel. Dopo il feedback, nel secondo sprint vengono aggiunte recensioni e un motore di ricerca interno. Sprint dopo sprint, il portale cresce e migliora senza perdere mesi di sviluppo su funzioni che magari non interessano a nessuno. Questo approccio riduce sprechi e aumenta la soddisfazione di chi commissiona il progetto.