Glossario

UAT (User Acceptance Testing)

L’acronimo UAT sta per User Acceptance Testing, cioè il momento in cui un progetto digitale viene messo davanti agli occhi di chi dovrà usarlo davvero. Non è un controllo tecnico sul codice, ma una verifica umana: il sito o l’app risponde alle aspettative di chi li userà ogni giorno?

Perché conta davvero

Nel mondo digitale, sviluppatori e designer possono costruire soluzioni perfette dal punto di vista tecnico, ma se l’utente finale non riesce a completare un acquisto o a trovare un’informazione, qualcosa non torna. L’UAT serve a colmare questa distanza. È la prova del nove che stabilisce se il progetto è pronto a uscire dalla “bolla” del team e vivere nel mondo reale.

Dentro un progetto web

Quando una web agency consegna un sito, il percorso non finisce con il deploy. Prima di andare online, si invitano utenti selezionati a navigare tra le pagine, a compilare form, a simulare acquisti. L’obiettivo è osservare se il flusso scorre senza intoppi. Può capitare che un modulo funzioni bene per gli sviluppatori, ma un cliente non capisca dove cliccare: ecco il tipo di attrito che l’UAT mette in luce.

Come una web agency può farlo al meglio

Un’agenzia digitale come The Rope può rendere l’UAT un passaggio strategico. Non basta chiedere un parere generico, bisogna guidare il test con scenari realistici. Si può proporre a un gruppo ristretto di utenti target di completare una registrazione, scaricare un documento o simulare un checkout. Registrare tempi, difficoltà e commenti diventa materiale prezioso per ottimizzare l’esperienza prima del lancio ufficiale.

Errori da evitare

Uno sbaglio frequente è confondere l’UAT con un test tecnico: non si tratta di cacciare bug, ma di capire se il sito è usabile e comprensibile. Altro errore è farlo troppo tardi, quando ormai non c’è più tempo per intervenire. L’UAT deve avere uno spazio nel calendario del progetto, altrimenti rischia di trasformarsi in un passaggio frettoloso e poco utile.

Un piccolo esempio pratico

Immaginiamo di aver creato un e-commerce di abbigliamento. Durante l’UAT, alcuni utenti segnalano che nel carrello non è chiaro come modificare la quantità dei prodotti. Tecnicamente tutto funziona, ma l’esperienza non è intuitiva. Intervenendo prima del lancio, si evita che decine di clienti reali abbandonino l’acquisto. Questo dimostra il valore concreto dell’UAT: non un dettaglio, ma la differenza tra un sito che “funziona” e un sito che vende.